Documenti del Congresso Provinciale di Cagliari

Gli ordini del giorno approvati al Congresso della Federazione di Cagliari del 19 luglio 2008.
No al G8. Si alla Sardegna “terra di pace e di amicizia fra i popoli”
Riteniamo che la Sardegna - nel momento in cui è stata indicata come la sede del G8 non abbia ricevuto un grande favore, né che sia stata una grande conquista. Il vertice internazionale denominato G8, le super potenze economico/militari occidentali più la Russia che si incontrano in Sardegna, è il ripetersi di un appuntamento che evidenzia una pretesa di “governo del mondo”, da sempre, contestata dalle forze sinceramente democratiche e di sinistra di alternativa. Questa contestazione radicale si fonda non solo perché il G8 non risponde alle esigenze di una vera democrazia internazionale, perché esclude pregiudizialmente la partecipazione democraticamente regolata della maggioranza degli Stati, dei popoli e anche di interi continenti (Africa - Sud America - Australia - Oceania), ma anche perché detta un’agenda dei bisogni planetari, tutta legata al profitto, alle regole del libero mercato, che tanto libero non è perchè asservito agli interessi del “capitale”. Un’agenda decisa integralmente fuori dalle sedi riconosciute di rappresentanza internazionale. Per esempio l’ONU. Alcuni interpretano questo appuntamento come un grande evento, sul quale fondare l’immagine e il futuro turistico della Sardegna e la realizzazione di importanti infrastrutture. A noi non pare così. Anzi preoccupa molto ciò che avverrà in Sardegna nei prossimi mesi.
Per questo abbiamo sollevato dubbi, espresso contrarietà. Per questo abbiamo, in ogni sede e con una specifica mozione in Consiglio regionale, avanzato una critica totale e alla applicazione del segreto di Stato su procedure, opere e lavori da realizzare in Sardegna in funzione del G8. Per questo vogliamo conoscere la quantità e la qualità dei programmi e degli interventi previsti, e sapere se le procedure per la loro realizzazione terranno conto della necessaria corretta applicazione delle attuali disposizioni di legge in materia di appalti, di urbanistica, di tutela paesaggistica e ambientale, di proprietà, possesso e gestione dei beni pubblici.

Per noi l’intera vicenda deve assumere i seguenti contorni:
• favorire in Sardegna, a prescindere da questi appuntamenti tra i potenti della terra, ogni possibile confronto e verifica dell’effettivo rispetto dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli, in ogni parte del mondo: diritto alla pace, all’accesso alle risorse e alla fruizione dei beni comuni, alla salute, all’istruzione, allo sviluppo proprio nel rispetto dell’eco-sistema, all’autodeterminazione e alla cooperazione solidale;
• promuovere e sostenere, in funzione di questi obiettivi, tutte le iniziative di intervento sociale, culturale e di cooperazione solidale che il sistema istituzionale di base ed il vasto e qualificato tessuto del volontariato esistente in Sardegna può rappresentare e svolgere.

RISOLUZIONE PROPOSTA DI EMENDAMENTO INTEGRATIVO DELLO STATUTO
Nella parte III dello Statuto (“L'organizzazione del Partito”), dopo l'art.21 è inserito il seguente:

Art.21 bis: “Il Partito in Sardegna”

Il Partito riconosce la condizione specifica della Autonomia sarda così come si esprime nei suoi valori di progresso e di sentimento comunitario di popolo, coerentemente con gli obiettivi di liberazione umana; di identità e di espressività del proprio patrimonio storico, culturale e linguistico; del progetto di rinascita economica e sociale delineato dalla norma costituzionale dell'art.13 dello statuto d'autonomia. E ciò essenzialmente in coerenza con l'ispirazione del pensiero di Antonio Gramsci e di Emilio Lussu in tema di sentimento nazionale, di democrazia effettiva e di autogoverno di popolo, da affermare nel contesto unitario italiano, europeo e mediterraneo.

Conseguentemente, al partito in Sardegna è riconosciuto:
a) il diritto di proposta del progetto di rinascita economica e sociale dell'isola da assumere come parte integrante dell'iniziativa politica generale del partito in sede nazionale e comunitaria;
b) il diritto alla indicazione della propria rappresentanza politica nelle istanze unitarie a carattere sovraregionale;
c) una quota non inferiore al settanta percento dei rimborsi, contribuzioni pubbliche e sottoscrizioni parlamentari derivanti dalla effettiva consistenza organizzativa ed elettorale del partito in Sardegna. Il livello regionale è tenuto ugualmente al riconoscimento del settanta percento in favore delle federazioni territoriali e le federazioni analogamente del settanta percento in favore dei circoli e delle associazioni di base riferibili al partito, con modalità di ripartizione da definire con criterio generale ed obiettivo in sede di Cpr. Le risorse derivanti dal rimborso delle spese elettorali delle consultazioni regionali e di quelle locali, se ed in quanto esistenti, sono interamente riconosciute in capo al partito in sede regionale che opererà con analogo criterio di utilizzazione interna così come sopra indicato.

Congressi PRC

Risultati Congressi di circolo Federazione di Cagliari - 2008

Documenti approvati al 7° Congresso della Federazione di Cagliari

Risultati Congresso Nazionale PRC - 2008

Il Congresso in Provincia di Cagliari


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